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COVID-19 - di Eleonora Poli

  

Nella storia, continuamente, ci sono state vicende e situazioni che hanno comportato importanti cambiamenti. I tipi di influenza che hanno avuto nel futuro sono molteplici ed hanno contribuito a modificarne la quotidianità. Come nel passato, anche adesso dobbiamo nuovamente sottoporci a tale sforzo, fronteggiando un avvenimento che si è diffuso in pochissimo tempo, in tutto il mondo: il coronavirus. In troppo poco tempo si è impossessato di migliaia di vite, ha causato il caos, ha cambiato il modo di pensare, soprattutto per la confusione nel conoscerne le origini, ed ha causato effetti negativi, ma anche positivi sulle persone, e non solo.

Tutto, dal lavoro all’istruzione, sta andando avanti grazie alla tecnologia, il settore più in crescita in questo periodo, la stessa che in molti hanno criticato, per certi versi giustamente, per il fatto che crea dipendenza nei giovani: però in questo momento ci sta salvando. Il telefono, il computer, sono essenziali, sono l’unica via di comunicazione tra le persone distanti, anche tra gli insegnanti e gli alunni; la tecnologia inoltre ci dà la possibilità di rimanere sempre aggiornati sull’attualità e sulle novità di tutto il mondo.

Nel nostro vicino futuro la tecnologia sarà molto importante, tante persone si troveranno ancora in difficoltà, ma dovranno tentare di stare al passo con ciò che terrà in piedi gran parte delle cose. Alla fine del periodo buio della quarantena, avremo sicuramente arricchito le nostre abilità dal punto di vista tecnologico, un aspetto molto positivo visto che la tecnologia ha salvato molti di noi da situazioni di difficoltà, e continuerà a crescere e ad essere sempre più importante ed essenziale nel nostro futuro, anche se molte persone non sono sicure che un futuro per loro ci sarà.

Ognuno di noi è stato costretto a rimanere a casa, e ciò ha stravolto le nostre vite, la nostra quotidianità: c’è stato chi ha rispettato le regole con la speranza di uscirne al più presto, e chi invece non ha capito la gravità e le conseguenze dei suoi gesti. Non ci è rimasto, rimanendo chiusi nelle pareti di casa nostra, che riflettere sulla nostra vita prima di questa epidemia: i nostri ritmi, le cose essenziali, le persone a cui teniamo, ciò di cui invece possiamo fare a meno. In qualche modo, pensandoci, ci ha fatto capire chi siamo, chi vogliamo essere, ciò che nella nostra vita di sempre, offuscati dagli impegni, dalle corse, dal non fermarsi mai per non rimanere indietro, non avremmo capito. Ci sono persone che avevano bisogno proprio di questo per rendersi conto di cosa vuol dire essere e avere una famiglia, altre invece che hanno trovato difficoltà a dover passare intere giornate con delle persone a cui non hanno detto e hanno negato la verità. La creatività è diventata parte di tutti: inventare, costruire, creare, sperimentare, è come se fossimo tornati a quando eravamo bambini ed avevamo tanti sogni nel cassetto da realizzare, ma che poi abbiamo dimenticato, tutto ciò ci ha dato più tempo per pensare a noi stessi.

La libertà che ci è stata tolta, di vivere come prima, ha fatto sì che creassimo un altro tipo di libertà, dentro di noi, una libertà diversa, la libertà di essere come vogliamo, e come vogliamo essere veramente. In un futuro in cui tutto tornerà alla normalità, non sarà come prima: c’è chi a causa di questo virus non è riuscito a continuare la vita che tutti noi stiamo aspettando di rivivere, e questo ci dovrebbe far capire quanto essa sia importante e da non sottovalutare; il nostro futuro avrà sempre uno sguardo nel passato, questa esperienza ci ha influenzato talmente tanto, che ogni persona dovrà avere il coraggio di ricordarselo e di ricordarsi anche di averlo superato, e come sarebbe stato se invece non ci fosse riuscita. Abbiamo avuto tempo per riflettere sugli sbagli, sulle nostre abitudini, sulle cose e sulle persone a cui teniamo: è il momento di tirare fuori ciò che è rimasto intrappolato nelle nostre pareti per molto tempo, ovvero ciò che vogliamo che cambi nella nostra vita, e perché no, anche nel mondo.

Nel corso della storia l’umanità è stata colpita da avvenimenti catastrofici, molte persone credevano che non ci sarebbe stato un futuro per il mondo, e se ci fosse stato, si domandavano come sarebbe stato. La stessa storia, che questi avvenimenti li ha visti accadere, ci insegna che siamo sempre stati in grado di superarli, e così sarà anche per il coronavirus. Il nostro futuro, nella speranza che sia migliore del nostro passato, dipende da molte delle nostre scelte, e siamo noi a fare scelte che in futuro condizioneranno le nuove generazioni. Il mondo lo creiamo noi: l’uomo ha creato gli avvenimenti che lo hanno allo stesso tempo distrutto, e quest’ultimo avvenimento ha già distrutto troppe persone. Non possiamo permettere che vinca su di noi, e soprattutto sul nostro futuro, un’enorme incertezza, che solo noi possiamo rendere certezza.

di Eleonora Poli (4CITT)

Pubblicato il 27-02-2023